Scienza e creatività nella crescita del tennista
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Se per un verso, le scoperte scientifiche e il progresso tecnologico hanno portato l’atleta ad allenare un’estrema padronanza, dall’altro hanno suscitato pericolose illusioni di onnipotenza e di controllo assoluto. Il risultato è che, a volte, i limiti sono insormontabili e la strada percorribile è accettare. Soffermandoci sul tennis, la contraddizione del giocatore risiede spesso nel paradosso di un’acerrima lotta per annullare la sconfitta, unito alla consapevolezza della inesorabilità di quest’ultima. E allora la direzione dovrebbe essere quella di passare a spiegazioni sempre più complesse, che chiamino in causa fattori multipli ed eventi interni a un contesto, in una relazione esplicativa dettata da una circolarità funzionale. Era questo che pensavo nei primi anni del Duemila, leggendo Psicoterapia e sistemi dinamici (G. Sacco, 2003), incuriosita soprattutto dalle teorie del caos e dalle leggi della complessità. Le stesse che ho ritrovato scoprendo La mano di Rod (2010), il romanzo di Fabrizio Brascugli, quando mi sono buttata a capofitto nella lettura, attratta dalla prospettiva che un giallo potesse unire le scienze del caos e il tennis.
Dopo oltre dieci anni, memore di una trama che parte da uno spunto scientifico per intrecciare vicende tennistiche, interessi, potere e sogni di gloria, ho trovato modo e tempo di ricontattare Fabrizio, istruttore di tennis e giornalista, nonché scrittore. Insieme abbiamo cercato di offrire uno spaccato di riflessione su alcuni temi rilevanti, a cavallo tra la complessità dei sistemi, le criticità del settore sportivo e il significato da attribuire ai molteplici elementi di cui tenere conto, pensando soprattutto all’età giovanile.
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🧠 C’è una frase del tuo romanzo che sembra preludere allo svolgimento della trama: “tutta la storia dell’umanità è un asintoto alla riduzione dello sforzo e della fatica”. Senza spoilerare alcun dettaglio e ragionando, invece, sul valore della fatica nel gioco del tennis, da quale esempio possiamo partire per dare delle indicazioni utili per gestire al meglio lo sforzo generalmente necessario?