Il ruolo dello psicologo nelle associazioni sportive
In genere quando si parla di sport, ci si concentra sugli aspetti prestativi, sulla possibilità di raggiungere dei risultati e sulle posizioni in classifica di qualsiasi livello, dall’esito del torneo provinciale al numero di medaglie olimpiche per singola Nazione.
All’interno di questa divertente ossessione, le associazioni sportive sembrano giocare un ruolo evanescente, mentre sono la realtà più indicata a supportare l’innovazione. Sto parlando in termini di allenamento, di legami tra atleti e organizzazione sportiva e di consolidamento delle competenze trasversali internamente allo sviluppo dell’identità, della personalità, dell’intelligenza e, quindi, del talento personale. Talento, che è il caso di sottolineare costituisce uno degli elementi di spicco tra quelli che descrivono l’evoluzione di una qualsiasi carriera sportiva. Il paradosso è che sebbene l’ultimo rapporto dell’Ufficio europeo dell’OMS e dell’OCSE evidenzi che un adulto su tre si astiene dai 150 minuti settimanali di attività fisica moderata raccomandati, si continua a parlare di talento in termini di eccellenza. In effetti, le cose stanno diversamente: l’individuo, in particolare se bambino o adolescente, per esprimere il proprio talento necessita di una serie di possibilità tra cui esercitare la libertà di scegliere. E quello che osserviamo, il suo comportamento, la sua tenacia e la sua inclinazione naturale non sono altro che i componenti del processo di crescita personale a cui dovrebbe tendere ogni singola società sportiva.
Ma nell’ambito di una logica simile, forse, è il caso di ricordare che avviarsi a una disciplina con lo scopo di diventare un campione o una campionessa non è l’unica opzione di scelta. Di sicuro, la speranza di diventare un professionista è una leva potente nel sostenere un impegno costante e continuativo, ed è fondamentale tenerne conto quando si ragiona su temi cocenti come il drop-out giovanile. Ma se un criterio importante è la possibilità offerta ai giovani di arrivare in alto, il ruolo delle associazioni sportive dilettantistiche rischia, allo stesso tempo, di essere lungamente travisato.