👉 Attenzione e concentrazione
In ambito sportivo come dovunque, per raggiungere dei risultati occorre sostenere uno sforzo cognitivo non indifferente. In altri termini, stiamo parlando della prestazione attentiva del soggetto che dipende non solo dal soggetto stesso, ma anche dalla situazione circostante.
I parametri che predicono la prestazione anzidetta sono i seguenti: 1) la salienza - l’attributo che lo stimolo possiede per attrarre l’attenzione dell’individuo; 2) il tipo di compito - i compiti ripetitivi, insignificanti o troppo complessi ostacolano il mantenimento dell’attenzione; 3) la situazione interattiva - l’assenza di una supervisione che supporti la vigilanza e la motivazione nello svolgimento del compito influisce negativamente sui processi attentivi.
I parametri che predicono la prestazione anzidetta sono i seguenti: 1) la salienza - l’attributo che lo stimolo possiede per attrarre l’attenzione dell’individuo; 2) il tipo di compito - i compiti ripetitivi, insignificanti o troppo complessi ostacolano il mantenimento dell’attenzione; 3) la situazione interattiva - l’assenza di una supervisione che supporti la vigilanza e la motivazione nello svolgimento del compito influisce negativamente sui processi attentivi.
Quindi, in estrema sintesi, osservando i nostri comportamenti possiamo stabilire che le attività cognitive corrispondenti implicano non solo l’uso coordinato dell’attenzione spaziale e di quella selettiva (per cui orientiamo lo sguardo e selezioniamo degli elementi a scapito di altri), ma anche l’impegno delle risorse attentive (per cui controlliamo le nostre azioni). Quest’ultimo punto connette i 3 parametri anzidetti, descrittivi dell’attenzione sostenuta, con l’utilità dell’attenzione divisa.
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