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Sede

Il CPS Pescara è uno studio di psicologia applicata e psicoterapia rivolto alla prevenzione e alla promozione della salute e del benessere della persona. Fondato da Margherita Sassi, è frutto di una formazione e un'esperienza professionale maturate nello sport a partire dal 1997.
Il servizio offerto punta a sostenere, assistere e orientare il cliente a livello personale e nel proprio contesto relazionale, quindi, laddove necessario, sul piano gestionale e organizzativo. Unitamente al servizio di consulenza psicologica e di psicoterapia, elaboriamo piani di formazione, progettazione e preparazione mentale.
Nel corso di 20 anni di attività, abbiamo promosso e realizzato progetti di dimensioni e tipologie diverse, acquisendo una solida esperienza e raggiungendo un elevato standard nella gestione della multidisciplinarietà. La nostra rete di partner provenienti dal settore sanitario, scolastico, accademico e sportivo, ci qualifica e ci consente di gestire al meglio progetti innovativi e complessi.

Presso lo studio è possibile trovare i seguenti spazi/servizi:

•⁠  ⁠un'area dedicata al materiale didattico
•⁠  ⁠⁠un'aula polifunzionale
•⁠  ⁠due stanze riservate
•⁠  ⁠l'utilizzo gratuito del Wi-Fi Fibra
•⁠  ⁠impianto di climatizzazione
•⁠  ⁠servizio di portineria

I servizi sono disponibili da lunedì a venerdì (10.00-20.00) ed è consigliabile contattarci per le richieste fuori orario. Il costo dei servizi offerti viene discusso in sede, in base alla valutazione della domanda. È possibile effettuare il pagamento dei servizi con bancomat, carta di credito, PayPal, Satispay. A partire dalla dichiarazione dei redditi 2021 (redditi e spese imputate al 2020) i clienti potranno effettuare la detrazione Irpef del 19% solo per le spese pagate con carte di credito, bancomat, bonifico bancario o postale e assegno.

Mission

Il CPS Pescara è uno dei più specializzati centri di psicologia dello sport a livello nazionale e poggia su un modello integrato di studio per la tutela e la prevenzione della salute nel sistema sportivo italiano. La nostra missione è rappresentare e sostenere la crescita e il benessere delle persone che praticano o desiderano praticare un’attività sportiva. Per raggiungere questo scopo è essenziale intervenire a più livelli nei diversi campi applicativi e noi lo facciamo al meglio delle nostre capacità.

Modello di lavoro

Il nostro lavoro si basa sulle evidenze scientifiche più aggiornate relative agli elementi fondanti il nostro modello di intervento (creatività, sensibilità e qualità). In linea generale, la permeabilità del sistema sportivo alle influenze circostanti rappresenta un fattore determinante, perché il nostro approccio realizzi le potenzialità dell’attività fisica e del gioco in relazione all’essere umano.

 

Cresibilità®️ s.f. - Il termine è stato coniato nel 2013 da Margherita Sassi, psicoterapeuta italiana, esperta di psicologia dello sport; indica un modello ispirato alla creatività, alla sensibilità e alla qualità delle attività sportive ed affonda le sue radici nella necessità di passare da una struttura piramidale al networking. La cresibilità è tipica di un’organizzazione sportiva con un elevato tasso di competenza, un forte impulso alla sperimentazione ed una decisa permeabilità alle influenze circostanti. La sua efficacia è valutabile tramite l'utilizzo di protocolli applicativi diretti al settore giovanile e al tessuto socio-sportivo allargato. Gli approcci possibili connettono creatività, sensibilità e qualità, in maniera interdipendente, conferendo maggiore resilienza al sistema sportivo e concretizzando un'azione formativa a tutela della salute. La cresibilità si articola in tre direzioni: accrescere le piattaforme di coinvolgimento (sono comprese le attività di ricerca e sviluppo), catalizzare l’interesse per lo sport e contribuire all’evoluzione ragionata della dicotomia tra sportivi e non sportivi (retaggio, quest'ultima, di processi di categorizzazione psicosociale superati).

Quando si parla di metodo cresibile ci si riferisce a un procedimento in evoluzione che integra la facoltà di percepire attraverso i sensi e l’espressione del pensiero creativo. L'iter per affinare i processi mentali, considerati gli stimoli corporei, è orientato a facilitare la decodifica dell'attività cerebrale. A livello applicativo, lo scopo principale è definire la rappresentazione cognitiva dell'individuo (atleta) per imparare a gestirla in equilibrio con l’intensità delle emozioni e dei sentimenti. All'interno del sistema sportivo, l'ambizione ultima del metodo è sviluppare un’empatia collettiva che diventi il fulcro delle future generazioni e delle prospettive a venire.

Bambini e adolescenti vanno incoraggiati a giocare liberamente, intendendo la libertà una conquista graduale e non un dato di partenza. Procedere con l'obiettivo condiviso di renderli autonomi e responsabili, rispetto a un futuro da atleti competenti, significa salvaguardarne il benessere e la salute.
Credere che l’autostima e la fiducia dei giovani crescano attraverso l’abitudine a lodare i risultati, piuttosto che la padronanza e la capacità decisionale, è una trappola nella quale si cade con facilità. La soddisfazione e l’entusiasmo di realizzare un'idea sono complementari agli effetti benefici di un risultato positivo, e se quest'ultimo non costituisce un problema, non saranno i giovani a causarlo.
La sensibilità compresa nel metodo cresibile può essere una fonte inesauribile d'ispirazione sul piano operativo, soprattutto per supportare l’atteggiamento del giovane agonista impegnato a fronteggiare le comuni difficoltà. Abituarsi a valutare la realtà per quello che sentiamo, oltre quello che pensiamo, consente di superare una situazione spiacevole tramite opportune tecniche. Ma per rendere il problema una questione di sensibilità prima che d'interpretazione occorre lavorare con precisione e puntualità sul piano metodologico.

Sul piano applicativo, la cresibilità ha trovato terreno fertile per attecchire e sono stati registrati esiti positivi per quanto strettamente legati agli ambienti di sperimentazione. Di certo, è un dato promettente. Nell'ambito della formazione e della ricerca, invece, si parla di creatività, sensibilità e qualità in un Manuale di psicologia generale dello sport, edito da una casa editrice storica come il Mulino e scritto da una docente qualificata come la Prof.ssa Laura Mandolesi. Anche questo, senza dubbio, apre a delle prospettive di sviluppo.

Concretamente, sulla possibilità di instaurare relazioni di interdipendenza tra i professionisti del settore. La qualità prevede un'elevata consapevolezza di ciò che si fa e le persone abituate a lavorarci assumono un comportamento attendibile e costruttivo. A livello collettivo, valutarla sarebbe la strategia migliore per cresibilizzare lo sport.

Lo studio delle cresibilità poggia sull'ipotesi che le persone saranno fisicamente educate quando la condizione raggiunta diventerà vantaggiosa per sé stessi e per la collettività. Per affermare la funzione dello sport occorre dimostrare l'impatto generato dalle azioni intraprese e individuare i miglioramenti utili per incrementare la salute e il benessere degli stakeholder chiave. La cresibilità testimonia quanto sia prezioso il collegamento tra creatività, sensibilità e qualità nel perseguire lo scopo di un futuro metodo al servizio del settore sportivo italiano.

L'utilizzo del termine (cresibilità) a fini promozionali e commerciali può essere effettuato solo previa autorizzazione da parte dell'ideatrice, Margherita Sassi.

Margherita Sassi

Responsabile

Margherita nasce a Pescara nel maggio 1976 da genitori, docenti di educazione fisica, diplomati entrambi sul finire degli anni '60 all'Istituto Superiore di Educazione Fisica ISEF di Roma Foro Italico. Nell'età dello sviluppo assorbe gli insegnamenti sia della madre che del padre e pratica sport come abitudine. Nel frattempo, gioca a pallavolo e lo fa a livello agonistico. Arrivata all'università, entra nella Robur Tiboni Urbino (militante in B2), ma molto presto intraprende il corso di formazione della FIPAV, inizia ad allenare nel settore giovanile e prosegue così l'esperienza da atleta a scartamento ridotto, in serie C e poi nella UISP.

Team

Lavorare in uno spazio accogliente, in linea con le idee da realizzare, senza alcuna remora e con lo scopo di contribuire a un futuro migliore è la sintesi del nostro impegno e la base per raggiungere i nostri obiettivi.

 

 

Margherita Sassi

Psicoterapeuta specialista in psicologia dello sport

Daniela Fonte

Psicoterapeuta, esperta di biofeedback e neurofeedback

Angelo Castaldi

Creatore e amministratore del sito web

Partner

Con i partner scambiamo valori e strategie di lavoro per contribuire assieme alla promozione di persone fisicamente educate e all’affermazione delle competenze psicologiche di chi pratica o intende praticare un’attività fisica. Il CPS Pescara sostiene la nascita e il consolidamento di partenariati fra pubblico e privato, integrando mondo accademico, sistema socio-sanitario, enti locali e territoriali, ambiente sportivo e scolastico. Crediamo che crescita culturale, educazione sportiva, preparazione mentale, organizzazione e gestione dei servizi per lo sport siano conseguenza di un lavoro di squadra etico e aperto.

Vittorio de Feo

Medico specialista in medicina dello sport, direttore sanitario M.d.S. srl

Tatiana Liberali

Medico chirurgo oftalmologo Centro JET Program®

Roberto Casaccia

Biologo nutrizionista specialista in scienza dell’alimentazione

Mauro Astrologo

Chinesiologo, massoterapista e preparatore atletico

Pierpaolo Prosperi

Tecnico di fisiopatologia respiratoria e sleep coach

Chiara Colagrande

Illustratrice, disegnatrice, inchiostratrice e caricaturista

Settore ricerca

Il nostro team di professionisti comprende un Settore Ricerca che indaga sugli strumenti di valutazione psicologica diretti allo sport giovanile. Premesso che in Italia non siamo ancora dotati di un protocollo definito per valutare lo stato di salute mentale dell'atleta, una delle nostre priorità è contribuire allo stato di avanzamento dei lavori al riguardo. In particolare, dal 2020 stiamo indagando sul profilo attitudinale degli adolescenti in ambito sportivo e abbiamo predisposto un questionario che nasce dall’impegno rivolto al settore giovanile e dall’obiettivo di prevenire l’abbandono sportivo tramite una valutazione adeguata. Lo scopo è ricercare le attitudini degli adolescenti in rapporto all'agonismo e non solo, in riferimento a fattori come la percezione del sé fisico, il comportamento assertivo, le relazioni sociali, il luogo di controllo, l’autostima, l’auto-efficacia e la consapevolezza delle emozioni. Siamo attivi nella raccolta dei dati per procedere con la validazione e la standardizzazione dello strumento. 

 

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